Il programma del penultimo giorno di lavoro prevede un’intervista in redazione, annullata all’ultimo minuto; abbiamo pensato a una soluzione differente, con l’intento di creare un contenuto improvvisato, ma originale. Dal Forte Inglese, a piedi abbiamo raggiunto il centro di Portoferraio; superate le prime timidezze e indecisioni, abbiamo rivolto qualche domanda non a un singolo, nel tepore del nostro studio e con un’intervista programmata, ma siamo scese in strada per parlare con commercianti, clienti, cittadini. Ognuno a proprio modo, ci ha esposto la propria opinione per migliorare la qualità dell’ambiente elbano attraverso il lavoro. Non tutti si sono mostrati disponibili; alcuni inizialmente erano un po’ dubbiosi e intimoriti dallo smartphone, ma, alla fine, siamo riusciti ad intervistare un buon numero di persone e ricavarne del buon materiale. Ognuno ha espresso la sua opinione riguardo al nostro ambiente, parlandoci dell’importanza che gli attribuiscono e che cosa valorizzerebbero di più al suo interno. Inaspettatamente, in molti si sono dimostrati preparati e sinceramente interessati alla questione, esprimendo importanti idee e pareri: Massimo Cova, proprietario dell’omonima gelateria, ha affermato di averla resa plastic free, dunque completamente libera dalla plastica; certamente un’ottima notizia per la nostra isola!
In seguito, un fruttivendolo ha affermato che l’Isola d’Elba dovrebbe essere nominata parco marino oltre che parco terrestre, per garantire una maggiore tutela al nostro mare; e noi non possiamo che essere d’accordo. In conclusione, dobbiamo ammettere che l’intero esperimento si è rivelato più stimolante e formativo di quel che ci saremmo aspettate; questo è l’esempio di come, da un cambio di programma improvviso, possa invece nascere una diversa, ma altrettanto bella, esperienza.
Viola Caselli, Adele Pavia, Alessia Vai III Liceo Classico, ISIS R. Foresi Isola d’Elba