All’inizio del nostro percorso siamo stati accolti dalla guida parco Francesca Tribocco, che ci ha accompagnati lungo tutto il Cammino della Rada, parlandoci della flora e della fauna del nostro territorio, in particolare della zona umida e della lecceta. Grazie alla sua personalità frizzante, è riuscita con facilità a coinvolgerci con i suoi racconti e a trasmetterci l’importanza della conservazione della biodiversità.
A metà strada abbiamo avuto il piacere di conoscere l’agronomo Paolo Talucci, gestore dell’azienda agricola “Il Lentisco”, situata a Porto Azzurro. Specializzato nella produzione di olio, lascia trasparire dal modo in cui racconta della sua attività la sua enorme passione per gli ulivi e per la produzione di beni biologici e sostenibili. Paolo è l’esempio che, se si crede profondamente in ideali positivi, la qualità è senza alcun dubbio da preferire alla quantità.
Ultima tappa del nostro cammino è stata la Villa Romana delle Grotte a Portoferraio, di età augustea, illustrataci da Cecilia Pacini, imprenditrice alberghiera e presidentessa della Fondazione Villa Romana delle Grotte. Frutto di quest’ultimo incontro è stato l’apprendimento degli aspetti storici del nostro territorio che spesso passano in secondo piano. In campo imprenditoriale, Cecilia, ha compiuto scelte eco-sostenibili nello sviluppo della sua attività.
La prima persona che abbiamo ospitato al Forte Inglese è Chiara Luciani, biologa marina, istruttrice subacquea e Guida Sub Parco. Grande amante del mare, è riuscita a trasformare la sua più grande passione nel suo lavoro. Ciò che le sta più a cuore è la sensibilizzazione dal punto di vista ambientale attraverso le attività che svolge il suo centro subacqueo Biodivers Isola d’Elba.
Tra i personaggi che sono venuti a trovarci c’è anche Giulia Spada, agronoma e proprietaria dell’azienda agricola e agriturismo “La Lecciola” a Rio nell’Elba. In qualità di “coltivatrice custode”, ci ha raccontato del progetto della Banca del Germoplasma e di quanto la sua attività di imprenditrice risenta degli effetti del cambiamento climatico. Nonostante le difficoltà Giulia continua a condurre la sua attività nel pieno rispetto dell’ambiente.
La terza persona che abbiamo intervistato è Giovanna Amorosi, responsabile dell’ufficio promozione ed educazione del Parco Nazionale Arcipelago Toscano, con cui lavora da circa 25 anni. Lei ed il suo ufficio si occupano di progetti educazione ambientale, che hanno o scopo di trasmettere e veicolare i valori dell’area protetta. In aggiunta, il suo ufficio si occupa dell’allestimento dei centri visita dell’Ente, come le Case del Parco.
L’ultimo personaggio con cui abbiamo interagito è stato Leonardo Forbicioni, entomologo e fondatore di Nat-Lab, che ha sede proprio al Forte Inglese. Uno dei suoi obiettivi è quello di educare, soprattutto i più giovani, al rispetto e ad una maggiore consapevolezza per quanto riguarda il mondo degli insetti. Ciò che propone è un cambiamento del nostro punto di vista, che è nella maggior parte dei casi antropocentrico, ovvero incentrato sulla figura dell’uomo. L’incontro si è concluso con un’entusiasmante visita guidata al laboratorio-museo di Nat-Lab, in cui abbiamo avuto la possibilità di osservare da vicino gli strumenti che Leonardo utilizza e le varie specie animali che studia.