La Caretta caretta è la tartaruga marina più comune del mar Mediterraneo, è al limite dell’estinzione nelle acque italiane.
Il corpo è protetto dal carapace, formato da cinque coppie di placche cornee, rosse, marroni e verdi.
Quando sono piccole si nutrono di zooplancton, quando diventano più grandi di cibi più sostanziosi.
Il periodo di deposizione avviene tra maggio e agosto e depongono ogni 2-3 anni un centinaio di uova; la tartaruga lascia le sue uova dentro la buca da lei scavata e il calore della sabbia le farà schiudere.
Sopra i 29° di temperatura della sabbia nascono tartarughe femmine, al di sotto tartarughe maschio.
Tutti i giorni le tartarughe marine sono esposte al rischio di essere uccise da elementi artificiali come reti da pesca, plastica e inquinanti chimici; per questo sono stati messi in atto degli interventi per tutelarle.
Dopo le deposizioni record del 2023, l’isola d’Elba è diventata l’area della Toscana preferita dalle tartarughe marine Caretta caretta nella loro ricerca di nuovi nidi più a nord, spinte dal mare che si riscalda.
Un arrivo sulle spiagge elbane iniziato con la prima eccezionale nidificazione della tartaruga Federica a Marina di Campo nel 2017, che ha dato il via a un’attività di volontariato per la ricerca delle tracce e sorveglianza e cura dei nidi di tartarughe marine che ha coinvolto centinaia di volontari e che è diventata, grazie alla partecipazione di ricercatori, di ARPAT, al sostegno del Parco Nazionale Arcipelago Toscano, dei Comuni interessati e di alcuni operatori turistici, una splendida occasione di citizen science e conoscenza per migliaia di turisti.
Una rete che si coordina all’interno del grande progetto europeo LIFE TurtleNest, coordinato da Legambiente nazionale.